Vero e proprio simbolo di Montepulciano, il Vino Nobile è ad oggi uno dei vini più prestigiosi al mondo. Otto milioni di bottiglie prodotte e circa novanta aziende imbottigliatrici garantiscono questo prestigio, riconosciuto anche da numerosi titoli ricevuti nel corso degli anni. Il suo primo Disciplinare (che lo riconobbe come D.O.C.) risale al 12 luglio 1966; in seguito, con l’annata 1980 il Vino Nobile di Montepulciano ottiene il riconoscimento della D.O.C.G. ed è il primo vino ad essere commercializzato con questa etichetta, considerata la massima classificazione prevista dalla normativa italiana.
Ma perché è Nobile il Vino Nobile? C’è chi fa risalire la sua nobiltà al XVIII secolo, quando con il termine Nobile si prese a definire un vino di qualità superiore adatto all’aristocrazia, che poteva permettersi di pagare un prezzo più elevato. Ma c’è chi sostiene che il termine derivi dal fatto che lo producevano molti nobili della zona.
Oggi come ieri la sua anima è il Sangiovese (chiamato Prugnolo Gentile a Montepulciano) vitigno che, grazie ad un affinamento di due anni in botti o barrique, raggiunge un gusto inconfondibile che lo rendono riconoscibile e con una forte identità territoriale. Accanto al Vino Nobile ci sono due importanti D.O.C.: il Rosso di Montepulciano D.O.C. e il Vinsanto di Montepulciano D.O.C. A tutelare e promuovere il Vino Nobile di Montepulciano è un Consorzio di produttori che durante l’anno si occupa di far conoscere e apprezzare non solo il vino, ma anche il territorio in cui ha origine. www.consorziovinonobile.it