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Le storie dei local ambassador: Paola Turci, Trequanda

Paola Turci, nota e apprezzata cantautrice e musicista romana, autrice di successi quali “Bambini”, “L’ultimo ostacolo” e “Off-Line”, da qualche anno si è trasferita in Toscana, nello specifico tra Firenze e la Valdichiana Senese, a Trequanda.

Quella di abitare in un casolare in campagna, è stata una scelta dettata dal desiderio di uno stile di vita più sereno e meno caotico:

“Sono nata a Roma e mi sento cittadina del mondo. Uno dei lati positivi del mio lavoro è la possibilità di viaggiare, di essere sempre in movimento e allo stesso tempo di conoscere il mondo con le sue differenze e tradizioni. La scelta di mettere radici in Toscana è frutto di un progetto di vita tutto nuovo fatto di amore, bellezza e pace costante. Grazie alla sua storia e alla sua forte identità culturale (con la più antica e definita identità) questa terra mi ha stregata. La Valdichiana - come Firenze - è stata la scelta del mio nuovo percorso di vita e sinceramente mi sembra il luogo ideale per ripartire”.

Paola e la moglie Francesca si dividono tra l’abitazione di Trequanda e quella di Firenze in base alle esigenze: “Passare dalla città alla campagna è ogni volta come vivere un salto nel tempo. In città il tempo è divorato dalla pressione sociale, frenetica ed esigente, in campagna invece il tempo lievita nella beatitudine e tutto l’organismo ne assorbe i benefici… Poi c’è Firenze, dove è possibile passeggiare nella storia dell’arte più bella di tutti i tempi. Una città che è la testimonianza mondiale che la bellezza culturale è Rivoluzione, Evoluzione, Istruzione. Armi fondamentali per la crescita dell’essere umano”.

Si percepisce da come ne parla che Paola Turci è davvero innamorata del territorio di Trequanda e delle esperienze bucoliche che qui può vivere, da vera local ambassador:

“Vivo ogni giorno esperienze singolari, basti pensare che ogni volta che sono di rientro verso casa sono accompagnata da cervi e leprotti. Qui c’è una natura quasi incontaminata. Ma l’esperienza più divertente e produttiva la vivo sicuramente durante la raccolta delle olive che diventano olio extravergine d’oliva, dove dall’albero alla tavola si vive un’esperienza con un carico emozionale straordinario”.

La cantautrice è anche uno dei volti della candidatura di Valdichiana 2026 a Capitale Italiana della Cultura, quindi rappresenta l’intero territorio. Per quale motivo ha accettato, lo spiega in poche ma convinte battute:

E’ un privilegio rappresentare la candidatura di questo luogo così magico: mi ha conquistata e mi conquista di stagione in stagione. L’appartenenza a questa terra è quasi immediata e naturale. La mia scelta sia monito soprattutto tra i più giovani scoprire la bellezza di territori spesso considerati solo per qualche mese l’anno”.

Questa è una terra ricca anche di prodotti enogastronomici eccellenti, e anche Paola Turci è “caduta” in questo mondo così godurioso: “Il cibo, tasto dolente per una golosa come me! La cucina Italiana è senza dubbio la più buona del mondo e la Toscana in quanto a genuinità è in vetta alla classifica. Il mio piatto preferito prima di ridurre drasticamente il consumo di carne, erano le bruschette toscane, oggi sono la pappa al pomodoro e il panforte”.

Il luogo del cuore della local ambassador:

“Il posto più bello per me è la casa che abbiamo scelto di abitare, avendo il privilegio di vivere immersa nella natura dove l’unico chiasso percettibile è l’abbaiare dei nostri 10 cani. Trequanda è un borgo medievale a cavallo tra la Val d’Asso e la Val di Chiana, al centro della quale i Romani costruirono la via Cassia. Desideravo un luogo tra natura, bellezza e storia e quindi eccomi qui”.

 

Paola Turci ha acquistato un casolare in campagna a Trequanda ed è volto della candidatura della Valdichiana Senese a Capitale Italiana della Cultura 2026.

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