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Le storie dei local ambassador: Silvia Picchiarelli, Torrita di Siena

Silvia racconta gli ultimi anni tra l’amore viscerale per Torrita e la passione per la Cina che l’ha portata più volte nel paese del Dragone

Il Palio dei Somari e la comunità di Torrita potremmo dire che sono un tutt’uno, l’inserimento in Contrada fin da piccoli segna indissolubilmente i torritesi. Io sento che qualsiasi cosa farò, ovunque andrò, quello con la Contrada è un legame che rimarrà anche se non sarò presente fisicamente nel mio paese d’origine”.

A Torrita di Siena i bambini vengono inseriti fin da piccoli in una delle otto Contrade paesane, sviluppando una socialità che rimane talmente impressa da resistere agli anni e alla distanza. Ne sa qualcosa Silvia Picchiarelli, nata e cresciuta nel paese della Valdichiana Senese noto per il Palio dei Somari che si svolge a marzo, che dopo la maturità ha deciso di continuare gli studi altrove:

Un po’ perché spinta da una grande curiosità e dal desiderio di ampliare i miei orizzonti, un po’ perché mi sentivo stretta la Valdichiana, sono andata via. Mi sono iscritta alla Sapienza di Roma a quella che allora era la Facoltà di Lingue e Civiltà Orientali e mentre la frequentavo ho iniziato a viaggiare in Cina, un paese che mi ha sempre affascinato e che mi ha rubato il cuore”.

Dagli anni dell’Università e fino a poco tempo fa, sono stati frequenti i suoi viaggi tra Torrita, Roma e la Terra di Mezzo. A Pechino, a Nanchino e nella Capitale d’Italia, la vita è ben diversa da quella in Valdichiana, dove Silvia è tornata da circa tre anni: “Tornare a casa è stata una vera riscoperta. Dopo aver visto metropoli cinesi e aver abitato a Roma, tornare a casa è stato vedere il territorio con occhi diversi. Adesso capisco che la mia terra è un paradiso che merita di essere promosso”.

Per un periodo Silvia si è dedicata con un gruppo di amici torritesi ad accompagnare i turisti in visite al borgo di Torrita, un’avventura iniziata per caso ma portata avanti con grande passione e divertimento perché, come racconta lei stessa, far scoprire le bellezze di casa a persone di fuori, è un’emozione che non si può descrivere: “E poi è stato prima di tutto un arricchimento personale perché ho imparato tante cose io stessa della cultura, della storia e dell’ampio tessuto associativo che contraddistingue Torrita. Conoscere a fondo il proprio paese è entusiasmante, mi sono resa conto che spesso non si conoscono in modo accurato tanti aspetti e dettagli del luogo in cui si cresce poiché si danno per scontati. E’ un’esperienza che consiglio a tutti di fare: approfondire la conoscenza del proprio paese per amarlo più di prima, che poi è un po’ quello che è successo a me” – continua - “Ho avuto dei momenti di allontanamento da Torrita voluti e necessari perché fa parte dell’evoluzione e della crescita personale, ma poi sono sempre tornata perché lontana da qui non ci posso stare”.

Silvia confessa di non sapere se effettivamente lei sia rappresentativa di Torrita, poiché oltre ai tanti viaggi che l’hanno portata lontano da casa e terminata la sua esperienza nella Proloco nel 2018, non ha più preso parte attivamente alle attività del paese; noi invece crediamo che lei possa essere molto rappresentativa della realtà torritese, perché ama profondamente il paese, le sue bellezze, la sua comunità, le tante associazioni che sono attive ogni giorno e il suo Palio con le Contrade. Silvia è l’esempio concreto di come si possa amare un territorio pur vivendo lontani, avere delle profonde radici in Valdichiana pur andando via, ma quando l’occasione si presenta, tornare e riscoprire “casa”.

Il posto del cuore di Silvia: Ciliano
“E’ il luogo perfetto per fare delle lunghe passeggiate in mezzo alla natura per sgomberare la mente, riflettere e rilassarsi. E poi c’è un affaccio splendido su Torrita e su Montefollonico”.

Il luogo che il local consiglia: Chiesa della Madonna delle Nevi
“E’ obiettivamente spettacolare. La prima volta che ci sono entrata è stato come avere una visione. La ricchezza dei colori, la minuzia dei dettagli, l’armonia della struttura architettonica, veramente è una piccola Cappella Sistina”.

 

Silvia Picchiarelli, dottore di ricerca in civiltà dell’Asia e dell’Africa, specializzata in lingua e cultura cinese

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