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Larth, le Stanze Etrusche di Sinalunga

Un percorso nella Sinalunga Etrusca attraverso i reperti della Necropoli di San Giustino

LARTH Stanze Etrusche, Via Spadaforte, 31 – Sinalunga.
Orari: sabato dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 e domenica dalle 10:00 alle 12:00

Un pezzo della storia etrusca di Sinalunga è visibile all’interno di quello che un tempo era il Castello di Sinalunga, di cui rimane una parte della cinta muraria ed alcuni edifici di interesse storico, tra cui il Palazzo Pretorio, edificio di fattezze tipicamente Senesi.

Le Stanze Etrusche di Sinalunga sono un’esposizione di reperti Etruschi, allestita nel 2017, progettata da Monica Salvini e curata da Ada Salvi, due funzionari archeologhe.

I reperti esposti sono in gran parte il risultato di scavi condotti nella necropoli di San Giustino proprio da Ada Salvi con altri collaboratori e volontari del Gruppo Archeologico Sinalunghese e restaurati da un’esperta restauratrice Nadia Barbi. Altri derivano da precedenti ritrovamenti avvenuti nella vicina zona de “Le Carceri”.

Particolarmente interessante è la ricostruzione planimetrica della Necropoli, dove sono state identificate almeno 11 tombe. Quattro di queste sono state rilevate ed esplorate in dettaglio.

L’esposizione è corredata da vari pannelli illustrativi in cui sono descritte le strutture ed i reperti rinvenuti all’interno di queste tombe, essenzialmente sono materiali residuali di precedenti saccheggi e profanazioni avvenute in tempi molto diversi.

La Tomba identificata con il n. 2 risulta molto interessante per la presenza di numerosi frammenti di bucchero decorato a stampo (di cui 2 ben ricostruiti), risalenti alla seconda metà del VI secolo a.C. Questi sono i reperti che colpiscono subito il visitatore all’ingresso dell’esposizione.

Seguendo il percorso della mostra si possono ammirare altri coperchi in bucchero, protomi a forme femminili ed una patera umbelicata quasi intatta. Tra gli altri reperti sono esposti anche alcuni frammenti di un cratere in ceramica attica a figure nere.  

Di notevole importanza è la Tomba 7. Questa si può certamente definire come una “Tomba Monumentale” ed è costituita da un complesso di 3 camere disposte a croce ai lati di un vestibolo quadrangolare, a cui si accedeva tramite un corridoio a cielo aperto. Tutte le tre camere erano caratterizzate da un letto funebre sui lati opposti all’ingresso.

La tomba opposta all’entrata presenta una volta a doppio spiovente e veniva chiusa da un blocco monolitico di arenaria. In queste camere i defunti furono deposti sia ad inumazione nei letti funebri, sia dopo incinerazione all’interno di urne cinerarie, generalmente in travertino o in pietra fetida. I sarcofagi erano sia in terracotta che in pietra locale, ma tutti sono stati ritrovati privi della testa. Nell’esposizione si possono osservare le eleganti fattezze di quelli in terracotta, mentre quelli in arenaria risultano, purtroppo, molto degradati.

I ripetuti saccheggi che hanno subito queste tombe hanno portato alla quasi totale mancanza di reperti dei corredi funerari dei defunti stessi, in particolare di oggetti di oreficeria. Infatti, solo tre piccolissimi orecchini d’oro sono stati recuperati e fanno parte della esposizione.

Una ricostruzione schematica della struttura di questa tomba è stata effettuata all’interno di questa esposizione, dove sono stati disposti i vari reperti così come ritrovati dopo la rimozione di quasi 2 metri di sedimenti sabbiosi che l’acqua, nel corso dei secoli, aveva portato all’interno della tomba stessa.

Gianfranco Censini - Local Ambassador di Sianlunga 
Presidente del  Gruppo Archeologico Sinalunghese soggetto gestore delle Stanze Etrusche di Larth e delle visite guidate ai cunicoli sotterranei di Sinalunga "Il Sentiero dell'Acqua".

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